Le acque minerali radioattive
- Dettagli
- Categoria principale: ROOT
- Categoria: Radioprotezione Operativa
- Pubblicato: Lunedì, 16 Dicembre 2013 07:56
- Scritto da Franco Cioce
- Visite: 19475
Le acque sgorgano sorgive dalle rocce e dal terreno e portano con se tutti o buona parte degli elementi che si trovano nel terreno stesso (http://www.emscuola.org/iti_lst/acqua/sorgive.htm). Tra questi, anche gli isotopi, dell'Uranio e dei suoi figli. E' quindi normale ritrovarli in diverse concentrazioni anche nelle acque minerali comunemente commercializzate. Nessuna adulterazione e nessun inquinamento radioattivo.
Infatti, fino agli anni '80 era normale ritrovare indicazioni di radioattività sulle etichette delle bottiglie di acqua minerale; ma dopo l'incidente di Chernobyl e la diffusa campagna di indagine svolta anche nei mercati italiani alla ricerca di cibi contaminati, ha suggerito ai reparti di marketing delle varie case che commercializzavano le acque minerali, di non riportare alcuna indicazione chimico-fisica se non quelle strettamente obbligatorie per disposizioni legislative.
La moda del tempo (anni '50 - 60) voleva far considerare addirittura utile alla salute la presenza della radioattività, tanto che sulle etichette si leggeva l'indicazione di "acqua debolmente radioattiva". Oggi non la leggiamo più, ma questo non significa che la radioattività sia scomparsa.
Ai fini delle valutazioni di salubrità di queste acque e conseguentemente della salute pubblica, di maggiore importanza sono sicuramente le loro caratteristiche chimiche (anche valutando il contenuto radioisotopico) piuttosto che al calcolabile carico radiologico ricavabile dal coefficiente di ingestione riferito ai diversi radionuclidi e rapportato alla ultima Direttiva Acqua 2013/51 del 22 Ottobre 2013, (riportata sul nostro Sito) che imputa a carico di ogni singolo soggetto adulto un consumo annuo di acqua pari a 730 litri. Per ogni UM contenuta in una acqua minerale si determina un intake di circa 10 kBq e riferendosi al coefficiente di ingestione dell'U-238 si ottiene una dose annuale impegnata di 0,45 mSv.
Di seguito si riportano alcune (antiche) etichette di acque minerali con le indicazioni citate. Alcune di queste etichette sono state gentilmente fornite dalla Signora Silvia GHEZZI che ne possiede una ricca ed interessante collezione.
Nota: La radioattività nelle acque veniva misurata ed espressa in nanocurie (nCi = 10E-9Ci = 37 Bq) e Unità Mache (UM): queste si relazionano così: 1 nCi = 2,75 UM e 1 UM = 13,5 Bq.
Spesso su queste storiche etichette si leggono inusuali (milli-microCi) o sconosciute (oraradioattività) o con diverse declinazioni delle unità di misura (ad es.: "Marche").
L'unità Mache (simbolo ME dal tedesco Mache-Einheit) e al plurale "Maches" è una obsoleta unità di misura della radioattività volumetrica, così chiamata in onore al fisico austriaco Heinrich Mache.
Era definita come l'attività in nCi di radon-222 (ignorando i prodotti di decadimento) presente in un litro d'aria e che ionizza una corrente costante di 0.001 ESU (0.001 StatAmpere): 1 ME = 3.64 Eman = 3.64×E-10 Ci/L = 13.4545 Bq/L (http://en.wikipedia.org/wiki/Mache_(unit)).
1 ME = 3.64 Eman = 3.64×10-10 Ci/L = 13.4545 Bq/L.
Franco CIOCE
Etichetta acqua ANTESANA
Etichetta acqua APPIA
Etichetta acqua FONTE ARGENTINA
Etichetta acqua FONTE AUSONIA
Etichetta acqua CALENA
Pubblicità acqua LURISIA
Etichetta acqua FONTE ETRUSCA
Etichetta acqua FONTE DEL FARO
Etichetta acqua GLORIOSA
Etichetta acqua LURISIA
Etichetta acqua MARCELLA
Etichetta acqua MEO
Etichetta acqua MADONNA DELLA MERCEDE
Etichetta acqua MINERALNERI
Etichetta acqua FONTE POMPEI
Etichetta acqua FONTE SAN LORENZO
Etichetta acqua SANTA CLARA
Etichetta acqua TARTAVALLE
Etichetta acqua TORRICELLA
Etichetta acqua FONTI DI CRODO (1949)
Etichetta acqua CRODO LISIEL (1954)